La cipolla è un alimento importante, anche per chi vuole cucinare un piatto prelibato. Come resistere, infatti, al sapore delicato che si ottiene tritandola finemente e facendola rosolare un po’, per poi aggiungerla ai nostri piatti preferiti? La cipolla è anche indicata da molti medici per le sue molteplici proprietà curative e antiossidanti. Purtroppo, essa presenta delle controindicazioni al momento del suo taglio: quando le sostanze della cipolla vengono rilasciate nell’aria, entrano in contatto con la superficie dei nostri occhi e ne causano la lacrimazione.
Con il tempo, sono comparsi vari metodi per combattere gli effetti della cipolla, più o meno validi. Ad esempio: si può raffreddare la cipolla prima di tagliarla, perché il freddo rallenta le reazioni chimiche, oppure si può farla bollire per denaturare quel suo enzima che induce la formazione di acidi sulfenici (quelli che, a contatto con i liquidi della cornea, generano acido solforico). L’occhio, infatti, reagisce lacrimando per diluire l’acido.
Dato che gli acidi sono solubili in acqua, si può anche tagliare la cipolla sotto un getto d’acqua, per dissolverne i composti chimici. Anche masticare un po’ di mollica di pane può servire, come pure mettersi vicino al rubinetto aperto dell’acqua fredda: sia la mollica di pane che l’acqua fredda assorbono gli acidi irritanti inspirati e aiutano a tagliare una cipolla senza troppe lacrime.
Anche la biotecnologia si è interessata a fornire un antidoto alla “lacrimazione da cipolla”. Un gruppo di biologi giapponesi, infatti, ha scoperto il gene responsabile della produzione dell’enzima ed ora intende creare cipolle geneticamente modificate, non irritanti. Anche se, in questo caso, personalmente chiuderei un occhio lacrimante e continuerei a mangiare cipolle non modificate.