La borragine è una pianta selvatica che cresce spontaneamente sino ai 1000 metri di quota, e raggiunge un’altezza di 80 cm circa.
Si può anche coltivare facilmente in orto, ed è particolarmente apprezzata per il suo ottimo gusto. I piatti a base di borragine trasportano il palato in un viaggio attraverso antichi sapori, direttamente dalle cucine delle nostre nonne.
Della borragine si utilizzano principalmente fiori e foglie. I fiori vengono solitamente utilizzati per arricchire le minestre o come condimento per le insalate, mentre le foglie possono essere utilizzate come farcitura per le pizze, mischiati agli impasti oppure come ripieno per tortelli e ravioli.
Le foglie della borragine vanno fatte bollire per rimuovere lo strato di peluria sulla superficie. Vanno ben cotte, poiché crude contengono tossine.
Altri possibili usi in cucina, prevedono l’impiego delle foglie come farcitura per frittate, o fritte in pastella.
Nella cucina di montagna, viene spesso utilizzata per insaporire minestroni, zuppe e stufati.
Alcune ricette sfiziose – e più complesse – impiegano la borragine nella preparazione delle lasagne vegetariane, o nel delizioso risotto con grana padano e borragine. In Liguria vengono realizzati invece i tordei (tortelli dalla forma schiacciata) ripieni di borragine e formaggi.
Insomma, gli impieghi sono praticamente infiniti. La borragine però fa anche bene, come del resto tutte le verdure. Il suo alto contenuto di vitamina C, fa sì che questo ortaggio sia un forte alleato del nostro sistema immunitario.
La borragine contiene inoltre potassio, magnesio, ferro, vitamina A e calcio. E’ particolarmente indicata nella dieta per soggetti che soffrono di pressione alta.